Alba nasce a Palermo.

Si presenta fin da piccola con una particolare propensione verso la chiusura, un animo morbido necessita sempre di protezione e ciò la porta a non esternare mai, lasciando chiusi i canali d’uscita della sua comunicazione ma spalancando l’accesso al suo spirito, grazie al quale assorbe e metabolizza come sue le sofferenze che la circondano.

La crescita porta con se la conoscenza delle genti del mondo e delle facce che attorno ad esso costruiscono. Maschere piangenti e ridenti, maschere che fanno loro anche Alba, che alla fine decide di proteggersi dietro una di esse, la maschera dell’autocontrollo.. della perfezione.

La contraddizione marca questi anni facendo nascere la dicotomia tra ciò che vorrebbe e ciò che invece il mondo è. Il maremoto di emozioni cerca vie di fuga ed attraverso lo sport e la natura comprende quanto sia importante godere ed essere felici delle piccole emozioni.

L’amicizia la rende forte e sincera, l’amore poi la rende vera, si scopre ferrea nel rispondere ai principi che regolano la vera essenza di questi rapporti umani e sentendosi tradita ha spesso stravolto legami prolungati, scostando chi arriva a tradirla. Delusioni e gioie plasmano il suo carattere e con il tempo sviluppa un atteggiamento paziente, disciplinato e tollerante ma non lascia a nessuno traspirare il suo mondo limitando ogni rapporto con l’esterno per riuscire a modulare l’influenzabilità e la necessità di dipendere dagli altri. Prudente e riflessiva al punto tale da mutare queste qualità in sbarre della sua personale prigione autofrenando la sua evoluzione.

Ma il suo animo, sempre più forte la spinge alla ricerca di connessioni tra mare, terra, luce ed acqua, magnetizzandola verso la profondità. La via che persegue è dettata dal sentimento, l’animo di Alba appare emotivo, assorbente, taciturno, continuamente scosso da tempeste.. in una parola è acquatica. Si tratta d’acqua salata, d’immense distese blu cobalto come il mare, ed è il sale della “vita” ad evitare che quest’acqua si geli, che Alba geli.

Calma e spigolosa.. fuori, sensibile e vulnerabile dentro, risente d’ogni condizione esterna, assorbe il “calore del sole” e lo disperde nelle sue profondità, rispondendo poi con tepore al gelido inverno che pare ormai avvolga il cuore di molti esseri umani.

Forte è l’esigenza di comunicare, traducendo ciò che i suoi occhi vedono e la sua anima sente, così a piccoli passi, grazie a feritoie che fungono da passaggio segreto per i suoi pensieri plasmati dai colori, Alba trova la via per esprimersi.

E’ il 2000 l’anno cruciale, ha bisogno di estroflettere e manifestare le presenze e le forme dal suo animo, linee che da dritte si piegano addolcendosi attraverso l’amore, colori che da netti si miscelano creando nuovi mari, in fondo Alba dipinge ciò che sente e che in pochi davvero conoscono.

Il 2003 le lascia un segno indelebile, la perdita di una persona fondamentale nel suo percorso di vita, crea implosione e silenzi. Una marea investe ed arresta il processo creativo ed espressivo, il gorgo è talmente forte da rapirla completamente e con forza farle gettare via colori, tele e pennelli.

Il tumulto si affievolisce negli anni e la forza interiore ha il sopravvento nel 2007, quando Alba riacquisisce debolmente un equilibrio che le permette di ritrovare ciò che aveva perso dentro sé e dopo qualche anno di instancabile ed interiore ricerca, arriva finalmente, nel 2009, ad albeggiare sulle sue tele.

Dentro al nome si respira la simbologia della continua rinascita solare ed Alba sorge e muore mille e più volte, in ogni sua tela ed ogni qual volta decide di rimettersi in gioco. Da qui, 2010,  il suo percorso finora è apparso inarrestabile e ha dato vita ai suoi dipinti migliori, certamente lontani dallo stereotipo dell’artista eccentrico e narcisista.

Non riuscendo più a trattenere le maree del suo animo decide di versare le essenziali gocce di se stessa senza più alcun timore. Senza stereotipi e quindi senza scudi di fronte alla critica altrui. Alba si lascia guidare solo dalla sua anima che, ininterrottamente, le chiede di reinsegnare al mondo, ciò che ormai solo pochi sono in grado di fare, trasmettere e ricevere “emozioni”. Sono le emozioni a guidarla e senza alcuna pretesa artistica od estetica, riesce a “comunicare”.

Le sue opere sono istantanee d’anima che avvolgono con le sfumature l’occhio del fruitore fino a catturarlo completamente e per osmosi comunicargli i momenti di vita che l'artista attraversa.

Leonardo Fichera

Autore – Artista Writer 2011